Cattivi Disegni

L' ho ascoltato una volta e non mi è piaciuto, poi ho provato a dargli una seconda possibilità ma neanche stavolta mi ha convinto. Lo lascio da parte in qualche angolo ragnateloso del discoduro in attesa della sentenza finale.

Insomma l' ultimo lavoro di Badly Drawn Boy non è granchè, non lo era neanche il precedente, soprattutto se il termine di paragone rimane "the hour of bewilderbeast", il suo primo disco, che rivelò l' ecclettismo e la verve del ragazzo disegnato male.

Ma insomma non mi tiro certo indietro dall' andare al concerto (tanto, grazie infinitamente alle buone amicizie, non mi costa nulla) e poi sono curioso di vedere cosa combina dal vivo.

Perchè i precedenti incuriosiscono: il suo concerto all' alcatraz qualche tempo fa rimarrà nella memoria dei partecipanti, come mi ha raccontato un amico incontarato casualmente e che ancora se lo ricorda. Sorrideva nel raccontarmelo ma forse non tutti lo farebbero.

Infatti allora il maldisegnato passò il concerto a fumare, suonare, bere praticamente nella stessa proporzione, interruppe un po' di canzoni a causa di improvvise amnesie, cercò di reiniziarle, si spazientì lui, si spazientì un po' il pubblico e quasi ci scappò la rissa…

Questa volta è andata decisamente meglio.

Lui in effetti si innervosisce fin dall' inizio, spesso si lamenta del suono della sua telecaster, scuote la testa durante le prime canzoni, lancia qualche fuck! poi rinuncia e passa al piano.

Ma anche qua trova modo di innervosirsi un po' (arrivando a dar colpa alle luci che non gli permettono di vedere il bel pubblico milanese) e qualche volta si sfoga sulla tastiera del piano stesso, sbattendoci l' intero palmo della mano e producendo accordi non proprio ortodossi..

Ma il pubblico è dalla sua, lo incoraggia e lui ringrazia..il concerto fila via bene. Alla fine i suoi malcontenti sembrano far parte del gioco ed è lui l' unico a lamentarsi perchè il concerto è bello, ben suonato e sorpassa di qualche minuto le due ore.

I brani più applauditi sono i classici del primi due dischi nonostante the shining perda parecchio senza violoncello e corno inglese, e la versione cantautoriale di once around the block (chitarra acustica e xilofono) faccia rimpiangere un po' quel wha wha jazzato.

%http://www.youtube.com/watch?v=tAtcJ954TjQ

Leggevo qualche articolo sparso su badly drawn boy: qualcuno lo accusa di aver mancato le attese, dopo le buone cose del primo disco sembrava potesse diventare la nuova icona del pop rock britannico ed invece si è un po' perso.

Al vederlo, il ruolo di icona non si si addice affatto: lui non si prende troppo sul serio e sembra stare comodo nella sua dimensione scanzonata. Lo dico anche per l' estetica: lui e i membri del suo gruppo non hanno propio l' aspetto dei rocker da grande arena, sembrano anzi un po' sfigati.

Degli antidivi, insomma, col retrogusto del "potrei ma non voglio".. 

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dialettica

DOOLITTLE – Ciao bomba. Stai dalla mia?
BOMBA n°20 – Certamente.
D- Ti andrebbe di fare due chiacchere?
B- Con piacere. Lo trovo costruttivo.
D- Bene. Voglio farti una domanda. Tu come lo sai che esisti?
B- Sento di esistere.
D- Sì, daccordo, ma come lo sai?
B- E' intuitivo.
D- L'intuizione non è una prova. Dimmi come fai a stabilire oggettivamente che esisti.
B- Mmh…beh, penso, quindi esisto.
D- Questo è molto giusto, complimenti. Ma come fai a sapere che esiste tutto il resto?
B- Lo rivela il mio apparato sensore.
D- Ah! qui ti volevo!
B- In che senso scusa?
D- Apri bene le orecchie, Bomba. Ora arriva la domanda. Come sai, ripeto, come sai che quello che ti dice il tuo apparato sensore è vero? Rifletti su quello che ti dico. Tutte le informazioni di cui sei in possesso arrivano soltanto attraverso i sensori. E tutte le tue informazioni sono semplicemente un fiume di impulsi che stimolano il tuo cervello elettronico.
B- In altre parole, quello che so della realtà esterna viene riferito attraverso connessioni elettriche.
D- Esatto!
B- Così…questo vuol dire…che non so neanche se la realtà esterna esiste sul serio o no.
D- E' proprio così!
B- Interessante. Peccato che non abbia tempo per questo argomento.
D- Ma per quale motivo non hai tempo?
B- Perché devo esplodere tra 75 secondi.
D- Adesso, Bomba, ascolta attentamente la prossima domanda. Devi dirmi qual è l'unico scopo della tua vita.
B- Esplodere. E' ovvio.
D- E lo puoi fare una volta sola, giusto?
B- Sì, è esatto.
D- Tu non vorresti mai e poi mai esplodere sulla base di un dato errato?
B- Certamente no.
D- Ricapitoliamo: hai appena ammesso di non avere alcuna prova assoluta e tangibile dell'esistenza della realtà esterna.
B- …sì, è vero.
D- Di conseguenza non hai la prova assoluta che il Sergente Pinback ti abbia ordinato di esplodere.
B- Ho ricevuto chiaramente l'ordine di detonazione. La mia memoria è eccellente per queste cose.
D- Sì certo, certo, ricordi bene. Ma tutto quello che puoi ricordare è una serie di impulsi elettronici! E poco fa hai ammesso che non possono avere una connessione certa con…con la realtà che ci circonda!
B- Vero. Ma se è così, io non ho prove che lei stia realmente parlando con me.
D- Siamo arrivanti al nocciolo della faccenda! Non puoi assolutamente contestare il fatto che non hai prove certe.
B- mmh…
D- Quindi se decidi di esplodere potresti…
B- fra 9 secondi.
D- …potresti farlo sulla base di un dato errato!
B- Non ho prove che il dato fosse errato.
D- Ma non hai neanche prove che sia giusto!!!
B- … … … devo pensarci su.
ASTRONAVE DARK STAR – Attenzione! Attenzione! La Bomba è tornata nel suo alloggiamento. La procedura di detonazione è terminata.

(Il Tenente Doolittle convince Bomba n°20 a non esplodere. "Dark Star" di John Carpenter, 1974)

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inaugura

giusto per vedere come appare sullo schermo… Continue reading

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